Il ruolo del Padre

La figura paterna ha attraversato negli ultimi 50 anni una rivoluzione, dovendosi adattare a tutta una serie di cambiamenti che hanno contraddistinto la nostra cultura. Già allora una delle problematiche più rilevanti nel rapporto padre-figlio era quella del poco tempo a disposizione per via del lavoro. Oggi questa situazione è ancora più grave, oltre alla comparsa di nuove problematiche. Non di rado capita che i padri facciano due lavori, tornando a casa quando i figli già dormono, o stiano fuori casa anche intere settimane, e che debbano anche (giustamente!) contribuire alla gestione della casa e della famiglia, dato che è possibile che le loro mogli di lavori ne abbiano tre.

Padre


Volendo tralasciare le circostanze particolari di ogni famiglia, credo che si possano trovare alcune azioni di base che ogni padre può fare per aiutare la crescita dei propri figli. Un’interessante ricerca recentemente pubblicata dal
Dr. Cookston della San Francisco State University ha mostrato come ad esempio chiedere al proprio figlio "credi che io sia un buon padre?" possa migliorare sensibilmente il rapporto. Può infatti capitare che i figli abbiano la convinzione che il loro padre faccia una determinata cosa per un motivo diverso da quello che in realtà lo spinge, e viceversa. Ad esempio un genitore può reagire sempre con la massima calma alle azioni del figlio credendo di favorire la pace e la tranquillità, mentre il figlio può interpretare il comportamento paterno come uno scarso interesse, "papà non ci prova nemmeno…"
La ricerca di Cookston e colleghi si è occupata della percezione dei comportamenti paterni negli adolescenti.
I padri sarebbero sorpresi di sapere i "filtri" che i loro figli usano nell'interpretare i loro comportamenti. Il rischio naturalmente è che si creino delle convinzioni errate che possono portare a dei seri problemi nella relazione tra padre e figlio. Allora chiedere "come me la cavo come padre su questa cosa?" può essere utile ad entrambi. Il padre può ad esempio scoprire che le splendide giornate passate allo stadio con la figlia sono viste da lei come una passione del padre legata esclusivamente al calcio e che ha poco a che vedere con lei. Qui entrano in campo altri due consigli che la ricerca sembra proporre.
Il padre deve
supportare emotivamente i figli. I genitori che hanno delle buone relazioni emotive hanno figli meno inclini alla depressione e alle condotte pericolose.
Un'altra indicazione è
non aver paura di cambiare il proprio stile paterno. Se si è stati padri un po' distaccati fino ad oggi e si diventa più caldi e accoglienti i figli saranno sicuramente in grado (e felici) di accettarlo.
Naturalmente la
coerenza sarà anche fondamentale, sia interna al genitore che tra i due genitori. Il bambino e l'adolescente hanno bisogno di poter prevedere il comportamento dei genitori. E' inoltre emerso dalla ricerca che i ragazzi sono molto più inclini a parlare con i loro genitori di come vanno le cose all'interno della famiglia se i genitori sono uniti nel gestirla.

rapporto genitori figli

Infine un solo consiglio: capita spesso che un genitore si trovi impreparato ai comportamenti del figlio, perché non riesce a capirne il motivo. E' molto facile in quelle situazioni perdere la calma, specialmente con i bambini piccoli, che non possono dirci a parole le loro intenzioni o richieste. La cosa fondamentale è non far provare vergogna al bambino o al ragazzo. La vergogna è un sentimento che ha purtroppo effetti devastanti sulla crescita, e che pregiudica spesso il futuro rapporto genitore-figlio.




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