SAD, il Disturbo Affettivo Stagionale
In questi giorni a Roma e in tutta l’Italia le temperature si sono abbassate notevolmente, dando il benvenuto all'inverno.
Il freddo e le poche ore di luce hanno un impatto sul nostro fisico, cambiando i nostri ritmi di vita. Ma anche il nostro benessere psicologico può essere alterato dalla stagione invernale.
La variazione del tono dell'umore, delle ore di sonno, le variazioni nell'ingestione di cibo e del desiderio sessuale sono, secondo gli psicologi, i sintomi più comuni legati in modo particolare all'arrivo della stagione invernale. La variante estiva di questi sintomi é invece legata all'aumento dell'ansia.
Il 20% della popolazione sperimenterà, secondo gli psicologi americani, almeno uno di questi sintomi una volta nella vita.
Il 5% svilupperà un disturbo vero e proprio, chiamato Seasonal Affective Disorder (Disturbo Affettivo Stagionale, S.A.D., che in inglese vuol dire triste), nel quale questi sintomi sono presenti in maniera massiccia, andando a peggiorare notevolmente la qualità della vita.
I ricercatori avevano dapprima pensato ad uno squilibrio della melatonina per spiegare i sintomi, che si presentavano appunto solo in inverno. Questa ipotesi è stata ora abbandonata, in favore di teorie che coinvolgono i neurotramettitori. Per la diagnosi occorre che i sintomi si presentino per almeno due anni.
Il fatto di sentire di avere minori energie, avere più appetito, dormire di più, secondo gli psicologi potrebbe anche essere un retaggio di epoche evolutive precedenti. Si pensi agli animali che vanno in letargo. Cerchiamo di prepararci ad affrontare l'inverno, durante il quale l'attività si fa più lenta e meno intensa.
Gli psicologi sostengono che i sintomi sopra riportati possono essere controllati principalmente con lo stile di vita: fare attività fisica, essere attenti al cibo, preferire luoghi ben illuminati, confrontarsi con il medico o lo psicologo, possono essere validi aiuti nella ricerca di un inverno sereno.
Nei casi di diagnosi vera e propria di SAD sono state usate la terapia con luci (fototerapia), la psicoterapia, oltre a terapie farmacologiche.
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