Psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista…qual'è la differenza?

La psicologia come la intendiamo oggi, ovvero come una disciplina scientifica è nata intorno al 1850. Da allora sono fiorite molteplici applicazioni e formulazioni teoriche, che rendono complicato districarsi attraverso tutte le ramificazioni di questa complessa e affascinante disciplina.

Le origini della psicologia


Spesso chi si trova a dover affrontare un
disagio psicologico non ha le idee molto chiare, proprio a causa delle tante scuole e questo rende difficile la scelta del professionista al quale affidarsi per cercare di stare meglio.
Come scegliere quello giusto?
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
Chi vuole diventare
psicologo deve frequentare un corso di laurea di cinque anni. Al termine di questo percorso, una volta presentata la tesi e superato con successo l’esame di laurea, lo studente diventa Dottore in Psicologia.

Per ottenere la qualifica di
psicologo occorre svolgere due semestri di tirocinio durante i quali di solito si fa esperienza affiancati ad uno psicologo o uno psichiatra, il tutor. Al termine dell’anno di tirocinio si può svolgere l’esame di stato, una volta superato il quale si diventa appunto psicologo e ci si iscrive all’Albo degli Psicologi della regione di appartenenza. Uno psicologo può somministrare test, fare diagnosi, e condurre colloqui di supporto psicologico, ma non può condurre una psicoterapia.

Il passaggio successivo è quello di ottenere la qualifica di
psicoterapeuta. Per raggiungere questo obiettivo è necessario frequentare una scuola di specializzazione, della durata di quattro o cinque anni. Alle scuole di specializzazione possono accedere gli psicologi e i medici. Durante il corso si deve svolgere un tirocinio di specializzazione, sempre affiancati da un tutor, che condivide con il candidato la pratica clinica. Alla fine del percorso lo specializzando svolge un esame dove descrive alcuni casi clinici seguiti dal secondo anno di specializzazione, e se tutto va bene diviene appunto psicoterapeuta. La qualifica verrà annotata nell’albo professionale di appartenenza. Lo psicoterapeuta può condurre una psicoterapia.

La psicoterapia è un processo che consente di affrontare in profondità i sintomi o più in generale il disagio emotivo di una persona.

Anche la psicoterapia ha diversi filoni. La più conosciuta, nella nostra cultura, è sicuramente la
psicoanalisi, resa nota dal lavoro di autori come Freud, Jung, e raffigurata, spesso grossolanamente, in molti film e libri di narrativa.

La psicologia nei film


Oltre alla psicoanalisi altre branche della disciplina sono ad esempio la psicoterapia cognitivo-comportamentale, la psicoterapia strategica, la psicoterapia bioenergetica, la psicoterapia sistemico-relazionale. Ognuna di queste ramificazioni ha come obiettivo la cura di disturbi e difficoltà psicologiche.

Concentriamoci sulla
psicoanalisi.

Innanzitutto occorre dire nuovamente che
la psicoanalisi è un tipo di psicoterapia. La psicoanalisi è nata con il lavoro di Sigmund Freud, agli inizi del '900. Egli operava in un'epoca molto diversa da quella attuale, nella quale la sessualità era un argomento tabù. La sua teoria ha infatti come focus il conflitto (in particolare quello sessuale), nel quale l'individuo desidera qualcosa a livello cosciente ma in realtà ne desidera un'altra a livello inconscio. Il lavoro analitico era svolto quasi esclusivamente prendendo in esame l'"interno" della persona.

I nuovi approcci psicoanalitici si concentrano sulla
relazione, e quindi non solo sulle dinamiche interne della persona. La teoria di fondo è che noi siamo ciò che siamo grazie alle (o a causa delle) nostre relazioni, sia quelle della nostra infanzia sia quelle attuali.

Naturalmente questa descrizione è enormemente riduttiva e approssimativa, ma forse serve a chiarire in minima parte un argomento che è molto complesso.


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